Esplorazioni nella zona di Oddoulagi

Supramonte di Baunei

23 Marzo 2016

Sono passati ormai due anni dalla ripresa delle nostre esplorazioni nella zona di Oddo Ulagi, nel Supramonte di Baunei. Pochi giorni fa abbiamo disarmato la Nurra di Monte Ulagi, ed è il tempo giusto per un resoconto delle attività ad integrazione di quanto già fatto su Sardegna Speleologica n. 27/2015

Febbraio 2014. Decidiamo di andare a ricontrollare un pozzo trovato nel 1997 da Gianni Cannas e Gianfranco Muzzetto nel supramonte di Baunei, e mai accatastato. La zona è stata oggetto di frequentazione da parte dei Bolognesi (USB) negli anni 60 e le uniche tre grotte presenti a catasto portano la loro firma. Troviamo il Pozzo e lo rileviamo. C'è una possibilità di continuazione sul fondo e decidiamo di ritornare.

Aprile 2014. Organizziamo un campo di un paio di giorni. Ci imbattiamo nella Nurra di Monte Ulagi. Iniziano i lavori di disostruzione che ci portano rapidamente a -126 m.

Estate 2014. Continuano i lavori di disostruzione sul fondo e la ricerca esterna che ci porta ad identificare altre 3 grotte (vedi Sardegna speleologica 27/2015).

Febbraio 2015. La disostruzione sul fondo della Nurra di Monte Ulagi ci porta a -136 m.

Autunno 2015. Dopo una pausa ci dedichiamo nuovamente ai lavori in Supramonte di Baunei con diverse uscite. Il risultato è il rilievo di una nuova grotta, il ritrovamento di una delle grotte dei bolognesi, la Nurra di Monte ULLAGI, in posizione completamente diversa da quella segnalata a catasto e con una parte della grotta non rilevata (vedi l'articolo LA GROTTA MISTERIOSA nella sezione racconti di grotta del nostro sito). Arriviamo oramai alla fine della Nurra di Monte Ulagi che chiude in strettoie impraticabili in una zona estremamente umida per la forte percolazione d'acqua.

Marzo 2016. Finiamo il rilievo  della grotta, siamo arrivati a -142 m. Disarmiamo la Nurra, le corde erano li da quasi due anni.

Campo Aprile 2014

Alcune considerazioni su questa area carsica

Le dolomie di questa area carsica sono estremamente fratturate e le cavità, a sviluppo prevalentemente verticale, si ritrovano in corrispondenza di diaclasi e faglie, con gli ingressi allineati in direzione circa Nord-Sud. Sono quindi pozzi attraverso cui l'acqua percola raggiungendo il basamento impermeabile. La giacitura delle bancate carbonatiche fa presumere che le acque siano convogliate verso la Codula Sisine. Non abbiamo tuttavia trovato nessuna condotta orizzontale che faccia pensare alla formazione di una via preferenziale di deflusso delle acque già a partire da questa zona.

Ci sono sicuramente molte cavità più o meno importanti da individuare in zona, abbiamo diversi punti GPS da controllare, anche se ci aspettiamo comunque di trovare sempre dei pozzi più o meno profondi.

L'altra possibilità è quella di spostarsi più a valle, verso le aree calcaree, in corrispondenza dei vari bacu che incidono il supramonte di Baunei e confluiscono a Sisine.

 

La nostra avventura a Baunei continua in compagnia degli amici del Gruppo Grotte Ogliastra e dello Speleo Club Nuoro con cui abbiamo condiviso queste esplorazioni. 

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