La perturbazione atmosferica appena passata ha creato a eventi naturali spettacolari di rara bellezza come cascate e risorgenti al massimo della piena e, noi, orfani di un’escursione esplorativa, non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di ammirare questo spettacolo.
Domenica era prevista un’escursione di prospezione esterna nella zona di Nuraghe Alvu (Baunei), ma purtroppo le avversità meteorologiche ci hanno costretto ad annullarla. Nonostante la persistente pioggia, in Ogliastra la situazione meteo era sotto controllo e Mauro, Tore, Cristina e Cinzia non hanno rinunciato a una piccola escursione a Golgo, dove hanno potuto ammirare lo spettacolo dell'inghiottitoio di Su Sterru.
Prima di rientrare un’altra soddisfazione ci è stata data dalla grotta in fase di disostruzione vicino al galoppatoio, dove anche lì un piccolo rivolo d'acqua finisce dentro, e se avremo pazienza e voglia di insistere qualche soddisfazione potrà arrivare.
Oggi non si hanno più dubbi sulla genesi di questa voragine che chiaramente funge da inghiottitoio dell'area di As Piscinas così come, mostrano anche alcuni video apparsi sul social, ma in passato prima che i primi speleo potessero scendere con le loro scale in canapone e legno, dai locali era ritenuto un vecchio cratere perché si apre su strato basaltico che ricopre una parte della piana. Nelle prime esplorazioni gli speleologi avevano osservato che solo il primo strato, di circa venti metri, era di origine vulcanica mentre quella più profonda è di origine calcarea, sino al fondo composto di massi misti di calcare e basalto crollati dall’alto. La conformazione allora faceva intendere che poteva trattarsi di erosione inversa. Sicuramente i più ferrati in materia di speleogenesi già sapevano che non era così, ma solo negli ultimi anni dopo che sono state osservate e documentate più volte le cascate che si riversano al suo interno, possiamo dire con certezza che il Golgo è l’inghiottitoio di un grande sistema ancora tutto da scoprire.
Noi dello SCOr ci calammo per la prima volta nel 1988 per provare il brivido di una calata di quasi trecento metri e del salto del nodo, l’escursione si ripeté anni dopo per soddisfare la curiosità dei nuovi ai quali raccontammo la nostra avventura. A quei tempi non avevamo avuto velleità scientifiche eravamo affascinati dall'impresa sportiva che comunque non ci aveva distolto dall'osservare la bellezza di quella perfezione geologica. Nella primavera del 2017 il CISSA di Iglesias, dopo una grande nevicata sciolta velocemente per la pioggia e il rapido sollevamento della temperatura, organizza una spedizione al Golgo durante la quale emerse che a circa venti metri dal fondo i recenti livelli d’acqua sono molto evidenti.
Nel 2018 abbiamo conosciuto professor Antonio Assorgia, che trasferitosi a Baunei, ha dedicato tempo a studiare l’altopiano per amore dei basalti mettendo in campo tutta la sua conoscenza sulla vulcanologia. Le sue osservazioni e i suoi studi continuano a dare forza alla tesi che questo vasto altopiano funge da grande bacino di raccolta idrica e le sue grotte sono degli enormi inghiottitoi di cui la voragine del Golgo e la massima espressione.
Cinzia Mulas e Tore Buschettu