Alessandra Manca
Si è svolto il 24 e 25 settembre 2016 il campo speleo di riposizionamento degli ingressi delle grotte presenti sull’isola di Tavolara, organizzato dalla Federazione Speleologica Sarda in collaborazione con l’Area Marina Protetta “Tavolara – Punta Coda Cavallo”. Numerosi gruppi speleologici sardi hanno partecipato al campo che ha permesso il posizionamento di 5 delle 8 placchette che ci si era prefissati di apporre agli ingressi delle 8 grotte censite per l’isola. Anche lo Speleo Club Oristanese ha contribuito alle ricerche delle grotte, arrivando sull’isola domenica mattina con quattro rappresentanti: Gianfranco, Francesca, Alberto ed Alessandra. Arrivati a Tavolara vengono fatte le squadre e assegnate le grotte da raggiungere e placchettare. I quattro soci SCOR partecipano alla missione in squadra con 5 soci USC (Unione Speleologica Cagliaritana) e un socio del TAG di Thiesi.
Ci vengono assegnate due grotte già obiettivo di ricerca di altre squadre il giorno precedente ma che non erano state individuate a causa dell’asperità del versante e del maltempo: la Grotta dei Troll e la Grotta della Ferula, entrambe sul lato ovest dell’isola, fra i 150 e i 170 m di quota. Percorso qualche km su strada ci si trova difronte a una galleria chiusa. Secondo i GPS le due grotte distano ancora circa 350 metri, ma pareti rocciose e dirupi non permettono di proseguire. La squadra decide di dividersi, una parte tenterà di trovare un varco in quota, passando sopra la galleria, mentre l’altra parte proverà a cercare un accesso dal basso passando sulla scogliera. Entrambe le squadre trovano estrema difficoltà nel procedere, il pendio è scosceso e il terreno è franoso, ma soprattutto sono le pareti verticali, in quota e a picco sul mare (che il socio Gianfranco tenta anche di scalare, ma le poche pietre su cui poter fare presa sono mobili e c’è il rischio di fare un volo in acqua e sugli scogli), ad impedire il raggiungimento del punto in cui vi sono le due grotte. Dopo qualche ora entrambe le squadre si trovano costrette a tornare indietro. Tre di noi tentano una terza via intravedendo delle pareti scalabili ai piedi di una cengia, ma il tempo a disposizione è ormai troppo poco, alle 17 bisogna essere in porto per rientrare con l’ultimo traghetto. Rimandiamo quindi l’impresa, consapevoli di aver fatto tutto il possibile e col desiderio di poter tornare presto per concludere la missione.
Consapevoli dell’impossibilità di percorrere le due vie esplorate domenica e avendo inquadrato bene l’orografia della zona, sarà ora possibile concentrarsi su altre possibilità d’accesso alle grotte, una potrebbe essere quella di partire dagli scogli ma arrivando in gommone proprio in direzione delle grotte e poi salire, l’altra potrebbe essere quella di percorrere una cengia in quota e poi calarsi dall’alto.
Aspettiamo la prossima occasione per concludere il placchettamento delle grotte di Tavolara!