Giovanni De Falco
Torniamo nei rami alti di Su Palu con un obbiettivo preciso: arrivare alla fantomatica marmitta con l'unica con acqua (così almeno sappiamo) che si può trovare nei rami alti. Mi documento adeguatamente ma poi.., lascio il rilievo a casa. Va bene so da dove salire e per il resto improvviseremo. Decidiamo per il comodo campo interno di due notti, con una giornata intera da dedicare ai rami alti. Alla solita compagnia (Paolo, Donatella, Annalaura e il sottoscritto) si uniscono Giorgio e Francesca. Entriamo verso le 17 e arriviamo al campo in circa 3:30. Il giorno dopo ci mettiamo in cammino per Lilliput che attraversiamo completamente oltrepassando il tesoro di Morgan. Poco dopo, al finale di Lilliput troviamo sulla sinistra la corda di risalita al pozzo Oliena. Sembra in buone condizioni (tocca a me testarla): risale per circa 30 m con un frazionamento a metà e uno in alto. Arriviamo in un ambiente gigantesco con gallerie che si intersecano o sprofondano nel vuoto verso il basso. Risaliamo una franata sulla sinistra per finire in una parte alta con strane scritte (Polska aven???) e concrezioni su sabbia. La sabbia è dappertutto nelle gallerie. Un breve passaggio in corda ci fa ulteriormente risalire per arrivare in un punto dove si risale una galleria (in libera) abbastanza pendente. Il grip della roccia è buono e non ci sono problemi. Ci si affaccia su un salto da cui si vede una corda che scende nella parete opposta (forse porta alle terre di Mordor?), mentre sulla destra si risale sempre su corda fino a trovare delle gallerie orizzontali a sezione circolare. Le percorriamo tornando ogni tanto indietro fino a che, a un certo punto una galleria si allarga e mostra sul fondo chiari segni di scorrimento d'acqua. E infatti poco dopo spuntano le marmitte e, soprattutto LA MARMITTA con l'acqua sul fondo. E' veramente un luogo incantato e inquietante: la galleria delle marmitte termina di colpo con il solito salto verso i rami bassi.
Torniamo indietro e proviamo a infilarci negli altri rami, fino a che decidiamo di scendere per visitare sa Ciedda, passando dal Peyote. La vista della sorgente è sempre magnifica con gli incredibili depositi di sabbia a fare da cornice.
Rientriamo al campo dove ci aspetta il risotto di rito e tutto quanto di commestibile rimasto tra le provviste. Una notte di riposo e usciamo all'esterno dove troviamo una magnifica, calda e soleggiata giornata.